strada militare

  

Ore 9.30 l’arrivo puntuali all’incontro di sabato mattina. La sveglia è stata precipitosa per essere in sella all’alba e non mancare l’appuntamento. E si! Perché si và in posti nuovi e non si può perder tempo. 9.30 a sul logo dell’incontro stabilito da maxciccio trovo un Kawasaki verde abbandonato. Silenzi. Un po’ di vento con quale balla di fieno che attraversa la carreggiata seguita dalla sua nuvola di polvere… Mi fermo, spengo la moto ed il silenzio diventa tombale. Uno sguardo a Sacks che era con me ed ecco spuntare da dietro quella moto tutta verde altri due netraider… Tre. Siamo in tre (io, Sacks, Andrea x2) e non c’è nessuno. Avremo sicuramente sbagliato uscita. “Avigliana Ovest o Est?” Chiedo. “Ovest, è giusta è questa…”.

Arrivano decine e decine di moto ma senza fermarsi. No, non sono loro e attendiamo. Strano, è il luogo di partenza, dobbiamo essere tantissimi e ancora nessuno di quelli che erano qui da ieri? Dopo 25 minuti (9.55) il primo segno di vita. Un messaggio recita “Siamo a far benzina… Stiamo arrivando”…


Oddio… Lo davo per scontato che stavate arrivando… Mai più stavate scappando ma quando!??! 😀

Immediatamente realizzo quanto scritto nel messaggio ed esclamo: “Erano in quanti? 10?20?… Vuoi che non ce ne fosse almeno uno di loro che doveva far benzina stamattina? Sono dal benzinaio ad 1 km dalla partenza. Impossibile ad 1 km dall’arrivo”.

Non ho mai capito a che benzinaio fossero ma so che è certo è che dopo quel messaggio sono passati altri 40 minuti prima di vedere il gruppo arrivare… E Piemonte abbia inizio!!!

 Si parte, col del Lys su per una strada tutta curve e tornanti in mezzo al bosco. Si inizia bene. Maxciccio l’aveva messa giusta questa strada per farsi perdonare in anticipo del mega ritardo. Al col del Lys temperatura eccellente e un limpido che ci fa pregustare il resto del giro. Nel frattempo abbiamo già passato e perso la variante sterrata che era da prendere alla partenza :-). Max… Non me lo devi dire alla fine 🙂 Visto il ritardo e la probabile presenza di un solo compare di polvere tutto arancio e con gomme montate per l’occasione si opta per rimpiangere questa mancanza e proseguire.

col del lys

col del lys

Lasciato il Col del Lys affrontiamo la valle del Viù. Bellissima, fotonica. Una valle a fondo chiuso incantevole. La strada veramente sconnessa porta ad un tratto finale che ha un fascino tutto suo.

val del viu

 val del viu

In cima un lago ed un ristoro per riprendere fiato e ricompattarci.

val del viu

val del viu

 La discesa per la stessa strada è ancora più bella e ci permette di rivedere con calma quello che avevamo appena gustato ma potendo soffermarci meglio sui punti migliori ormai memorizzati.

 val del viu guzzi stelvio

val del viu

Curva dopo curva, tornante dopo tornante, bosco dopo bosco arriviamo al punto sosta pranzo. Sosta pranzo che immediatamente sospettiamo come a rischio banchetto nuziale… Siamo tanti. E’ tardi sono quasi le 14 e qui ci sono tavoli ben apparecchiati. C’è pure un menù e tanta cosa tra cui scegliere. Si parte dall’antipasto per finire con gli amari. La sensazione di pace e tranquillità dei commensali netraiders che si aspettavano il meritato riposo banchettando in allegria si contrappone con il terrore di non uscire da li prima di tre ore.

Tento per prima cosa di optare per l’esterno. C’è vendo e siamo anche in quota. Non fa caldissimo. Se mangiamo fuori avranno tutti freddo e quindi non resteranno seduto a lungo. Invano trovo supporto a questa mia teoria ed abbiamo già sprecato 3 preziosi minuti per decidere. OK, tutti dentro. Macello si dispera… Stà già vivendo l’incubo. Un treno nuovo di Karoo per fare solo asfalto e mangiare per tre ore è veramente un incubo :-). Scatta il piano B. Menù unico per tutti ed in sella entro 50 minuti. La cameriera non fa a tempo ad illustrarci gli antipasti che viene interrotta brutalmente e “Polenta e carne per tutti” che notoriamente è solo da spadellare. Da bere “Acqua, vino e birra per tutti.. Veloce Veloce…”. 14.10 le bocche son già in funzione. 14:30 è già venti minuti che si mangia. Bene, ritengo che in 20 minuti si possa superare la soglia si recupero sufficiente per altri 150Km di moto. Mi precipito al banco ed ordino 18 caffè… Stupita la cameriera mi chiede un po’ intimidita.. “Ma quelli che hanno ancora li il piatto e stanno mangiando???”… Rispondo molto rassicurante ” Non si preoccupi, è già 20 minuti che mangiano. Se hanno ancora fame ci rifaremo stasera… Porti via come se niente fosse…”. Le forchette a tavola accelerano e magari qualche dannazione mi è stata tirata. Ma io l’ho fatto solo per il bene di tutti :-).

Caffè e via. Alle 15.00 siamo già in sella.

Il giro prosegue e ci porta a rifugio. Prima di fermarci però saliamo al colle del Nivolet. Non possiamo farcelo mancare ed è il premio per aver fatto una tappa pranzo a tempo record. Senza parole ed in silenzio la strada si arrampica verso le cime. Sembra finire dopo ogni curva ma poi ecco apparire sempre altri tornanti. Non si arriva mai e più si sale e più il fascino di questo posto lascia stupiti. Colle del Nivolet, tacca!

colle del nivolet

 

colle del nivolet

 

colle del nivolet

 

colle del nivolet

 

colle del nivolet

 

colle del nivolet

 

colle del nivolet

 

colle del nivolet

 

colle del nivolet

Categorie: Incontri 2013

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