By Scal :
A volte la vita si percorre con un sentimento, un vento che rincorre se stesso, come se ci fosse un segno impresso, che riconduce a un sentire già vissuto.
Luglio 2001, tra desiderio istintivo e mediazioni pensate ho comprato una transalp 650, una scelta che di solito aggiunge il piacere fine a se stesso di guidare una moto, per quello che può dare, ma per me e per molti altri non è stato così.
Settembre 2001, raduno net appennini, tutti quasi sconosciuti, da conoscere, poteva essere un eisodio come tanti, un incontro sporadico tra tanti.
Tutti in moto .no! C’è Bibe con la macchina, Viki è incinta, e già qualcosa diceva ce non era un incontro di gente a caso, esserci contava più del mezzo. Grazie alla Transalp e all’intraprendenza di Theo si stava formando qualcosa che nessuno avrebbe potuto immaginare.
La Transalp è stato il segno , il fuoco che cambia le forme e consolida: l’ inizio.
Cosa sia successo e come sia potuto succedere non lo sa nessuno, ma la vita che ci ha preso tutti, seguendo traiettorie casuali, non ha disperso quel senso di essere noi; abbiamo cambiato lavoro, abbiamo cambiato le moto, abbiamo avuto piaceri e conforti che nessuno si aspettava da persone che si erano incontrate casualmente, abbiamo provato dolori che nessuno poteva immaginare, nel dolore abbiamo anche cnosciuto persone speciali che poco avevano a che fare con la moto ma che hanno capito il valore di amicizie sincere.
60, cioè 59+1, improvvisamente ti sembra come se il vissuto sua notevolmente di più di quello che puoi pensare di avere, io penso, (e cammino), penso sempre alla mia vita a quello che è stato ai momenti indimenticabili e mi conforto pensando che con le stesse persone posso vivere anche magari in modo diverso le stesse emozioni. Io penso e scorro la mia vita, mentre mi avvio ad un pranzo che nella mia mente era un modo per dare un po di allegria alla mia famiglia più che a me, (perchè 59 + 1 no non posso essere io, con la testa ancora piena di cazzate ad avere quell’età) , cammino e penso, apro una porta e la mia vita passate e presente mi avoolge come un’onda calda: non è più fare contenti i miei, è un mondo, il mio mondo, il senso di ogni pensiero che mi si avvolge intorno. Il resto è solo la mente lavata dai visi dalle espressioni, amici tanti, troppi per abbracciare ognuno come vorrei, un’emozione, come un volo di gabbiano, o il viaggio delle oche che quando si guardano intorno vedono la sagoma rassicurante delle compagne.
Nell’orlando furioso “il senno di Orlando usciva a fiotti come l’acqua da una bottiglia capovolta” allo stesso modo le mie emozioni non trovavano il percorso per essere gridate, la mia vita passata, il mio presente, non sono persi, ma tutto intorno a me.
Ce ne sarebbe abbastanza per pensare che tutto sommato 60 va anche bene!
Ma non era tutto, c’era un vento che partiva da lontano il segno di un inizio, che cercava di ricongiungersi al suo significato, il pensiero che cercava il soffio della sua creazione. Una moto, un simbolo, un desiderio mai sopito, il senso di essere uno di noi, magrado tutto: li c’era una transapl, il mio inizio, e il senso di appartenenza che quella moto, la moto di Bibe porta con se, il pensiero corre al significato che ha per le persone care, e per tutti noi, ci salgo sopra, mi sembra che non sarò capace, mi sembra che mi sia affidato qualcosa, che è più di una moto, torno al mio inizio e ci torno su una moto che è molto di più di quello che mostra.
Per me che mi arrogo la capacità di avere parole, npn è facile arrendermi alla realtà, per cui un abbraccio ed un sorriso valgono moto di più di qualsiasi parola e non ci sono parole per descrivere, la gratitudine verso tutti voi che mi avete accolto e affidato un sogno da preservare.
Grazie Net, grazie, tra mille problemi e tutti ne abbiamo, il vostro grande abbraccio mi porta nel mondo che voglio e che non è facile trovare altrove. un grazie di cuore a Oreste, a Giovanna, a Viki e Federico, che hanno concesso a me attraverso i miei più cari amici di avere la possibilità di riportare per le strade il segno dell’inizio e del cuore di questo fantastico gruppo.
Questa mattina sono andato in garage con la giacca civile e la sciarpa, dovevo mettere la cuccia del cane in macchina, l’ho vista li, ci sono salito, ho armeggiato con i regisrri del freno e della frizione …… ecco ora mi calza a pennello, le leve sono dove devono essere per poterele azionare con indice e medio, poi non resisto, mi metto un improbabile caSco da enduro con gli occhiali, sistemo un po’ la sciarpa, tiro l’aria schiaccio lo starter ….. e sucede, la moto vibra sommessamente, aspetto, che si regolarizzi, tolgo l’aria, parto con una cautela forse esagerata. La salita ripida del garage ci spara dentro un aria mite, accogliente, allora anche la giacca da passeggio va bene, improvvisamente il mondo si cancella, quella moto è la mia moto!. Vado per le mie strade, il motore gira con un rumore sordo e rassicurante, come dire: dai che io posso portarti dove vuoi, e mi sciolgo, ogni timore sparisce, canta quel motore in modo così consueto, sono a casa! E’ un giro corto devo fare la revisione, ma che bello! Quella moto con ogni sentire, ogni emozione sta li nel mio garage e mi sapetta! Grazie mille a tutti!
By Ilaria :
Felice di esserci stata il 16 Novembre a festeggiare Scal per i suoi 60!!!! Sono orgogliosissima di questo..Orgogliosa dei soldi raccolti nel salvadenaio juventino, della maglietta non arrivata, ma che il buon Bier aveva preparato con amore…fanc alle poste italiane..Orgogliosa del biglietto.. tutto per festeggiare Scal e assecondare Angela .
Felicissima di esser stata coinvolta da Angela la compagna di Scal…sostenuta e condiviso con Lei i momenti salienti…
Felicissima che la moto di Bibe sia rimasta in casa Net e nelle sapienti mani e polso di Scal e Angela.
Felicissima di aver sentito cantare il motore della TA di Bibe…emozione grandissima, nodo alla gola, l’abbraccio di Miriam, abbracciata a Macello…sentivo il loro abbraccio, sentivo Bibe lì vicino a Noi..Con me i genitori di Bibe nello spirito, che ho adottato come ognuno di Voi ha fatto..
la moto è anche questo…non solo curve, km , bei paesaggi, è incontrare persone speciali lungo la strada..
Tra i Net ho incontrato molte persone , con alcune ho legato di più, altre le ho prese come esempio da seguire…
Poi c’è sempre stato Bibe e la nostra amicizia , fatta di lunghe telefonate, di dialoghi a viso..di tante coinfidenze reciproche..
Nella mia memoria le parole di Bibe ad un 100 Laghi,si giocava e ad un certo punto ci disse:” Ragazzi vi devo dire una cosa..VI AMO BASTARDI”..
Queste sue parole rimbalzano nella mia testa, lo porto con me ogni giorno.
Adesso che la sua moto è con Scal siamo tutti più tranquilli e sereni..
Vibrano le nostre anime..
Sabato i Net erano uniti da un lungo e caloroso abbraccio e Bibe era con Noi…Insieme tutti insieme appassionatamente ,compresi gli assenti.Ha ragione Macello quando dice che la moto di Bibe ha sempre viaggiato con lui, ma adesso la possiamo anche veder viaggiare con il ns “Poeta Scal”..
Io sono fiera per tutto questo, sono felice…
Emozioni, nodi alla gola, nostalgia,poi mi giro e vedo Martina, la piccola di 5 mesi di Ultimo e Marina e capisco quanto si debba andare avanti…e sorridere alla vita…e allora chiedo a Marina di prenderla un po’ e me la coccolo , sono pur sempre una “Zia acquisita”…
A presto in moto con Sacks e tutti gli altri…
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