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5 Novembre 2005 alle 17:29 #45146TenenteMembro
Benvenuti ad una nuova puntata di superQuark.
Stasera viaggeremo nel mondo delle due ruote, le motociclette e i suoi miti.
Con la scoperta del fuoco l’uomo imparò a forgiare i metalli, con la ruota imparò
a spostarsi, e in seguito metallo e ruota si unirono per dar vita a delle curiose
macchine. fin quì tutto bene, infatti l’Uomo sfruttò, e tutt’ora lo fà, la ruota.
la tecnologia di questi cento anni ha portato ad uno sviluppo che tutti conosciamo,
ma ciò che appassiona di piu’ oltre alle auto sono le due ruote, le moto.In alcuni esemplari si puo’ notare come questa passione possa portare a curiose
forme, ma il vero design moderno lo ha inventato un certo Nikkius de LaMirandola,
noto dai più come “Er Nikkione de Ladispoli”. Curiose le sue soluzioni tecniche
dove una preistorica Transalp diventa laboratorio di ricerca e sviluppo. Ad
essa vengono applicate per la prima volta delle Lucine Blu Elettrico prodotte
dalla TamarrAcme srl, immaginatene l’effetto sulle fiancate e sul faro anteriore,
per non tralasciare una vistosa appendice nota come “scarico di Water”; si trattava
di un tubo molto grande cilindrico dentro al quale passano a temperature elevatissime
gli scarichi della combustione, fuoriuscendo provocano quel curioso attacco
di isterirsmo urbano dato dal suo rombo.Efficace invece la soluzione per ogni fondo stradale e fondale marino, la Transalp
infatti contrariamente a quanto il nome potrebbe far pensare, è adatta non solo
al terreno ma anche all’altro elemento, l’ACQUA.Viene così al nostro Nikkione l’idea di un equipaggiamento marittimo (maturata
durante una traversata in traghetto da Palermo a Napoli)“perchè devo prendere il traghetto quando basterebbe farsi la traversata
in moto, che faccio prima?” questo tarlo continuò a torturarlo per mesi
fino a quando non ebbe l’idea illuminante, una maschera e un boccaglio sostituiranno
il casco, e un tubo da giardino al posto dello scarico posteriore, legato ad
un palloncino d’elio aiuteranno a non far entrare acqua nel motore e aiutano
il motociclista a respirare sott’acqua. L’idea sembrò funzionare, almeno nelle
prove effettuate in maniera artigianale in un guado vicino casa, ma non fu considerata
la corrosione della salsedine, contro quella no nsi potè nulla, e l’idea fu
accantonata.Sicuramente il Nostro ebbe piu’ successo quando decise che quel Laboratorio
ormai aveva dato tutto ciò che poteva, così, per amore della scienza, decise
di farne dono ad altri più smaniosi di sperimentare, conoscere e creare. Vendette
la Transapl ad un ancora sconosciusto Tenente, che faceva parte di un gruppo
di ricercatori in via d’estinzione. Infatti il Tenente e il suo team una volta
acquisito il Laboratorio decisero di riscoprirne le origini. Fu un lavoro durissimo,
pieno di ostacoli. Oggi dopo mesi di ricerche e lavori possiamo tornare ad ammirare
la Transalp nel suo antico splendore sebbene resistano ancora alcune tracce
a testimonianza del suo tormentato passato… Questo premiato team è oggi noto
come “Stamarranti”.
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