- Questo topic ha 6 risposte, 3 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 12 anni, 4 mesi fa da
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è venerdì mattina, la sveglia suona: sono le 5,30…… cazzo! devo muovermi, Carlo tra 45 minuti arriva, e Carlo, non sgarra un secondo quando si tratta di moto.
Doccia e caffè(sinceramente dall' agitazione non ho dormito un cazzo), faccio mente locale se ho preso tutto, mi vesto e mi fiondo giù per le scale dove mi attende la mia fida monella carica come un mulo.
Ultimo controllo che sia tutto ok (sono paranoico…) indosso il giubotto mentre sento arrivare Carlo (oh, sono le 6,15….. non sgarra micca!) col cbr carico che sembra un tir, salgo sulla transalp giro la chiave e via, (al tocco del bottoncino è tutta un fremere, ne aveva voglia anche lei….) si parte, destinazione colli francesi!
L'autostrada scorre pallosa fino ad Alessandria, usciamo e prendiamo per Acqui Terme dove facciamo pausa (c'è il mercato, è pieno di gnocca!). piccolo consulto alla cartina, e si riparte in direzione Monastero bormida e poi verso Barolo, zone stupende, merita veramente….. Pausa pranzo con assaggio buon vinello e perse quasi due ore a fare gli stronzi con la cameriera.
Si riparte piano piano e si raggiunge Venasca passando da La Morra, Cherasco, Marene e Savigliano, pausa al negozio di articoli da moto (Carlo ha dimenticato i calzari) e ci dirigiamo a Sampeyre, dove ci fermiamo a dormire. Il primo giorno è andato!
Sabato; ci svegliamo di buon' ora, mega colazione e via verso il Colle dell' Agnello: Francia, aspettaci che stiamo arrivando! La salita al colle è bella e l' aria è pulita, la transalp si arrampica che è un piacere ( anche se qui il dente in più al pignone disturba), e finalmente: la vetta.
é uno spettacolo il panorama mozza il fiato e in più è la mia prima volta all' estero in moto. Sono euforico ed ho voglia di ripartire ma ci attendono le foto di rito.Due chiacchere con motari torinesi che vedendo la targa Modena ci chiedono del terremoto e ci ammirano per il viaggio intrapreso, Due consigli per le strade da percorrere e si riparte per il Col de L'Isoard e Briançon.
L'Isoard non dista molto, ma la salita è impegnativa (per il ta a carburatori) e veramente stupenda. Salendo nella mia testa è una esplosione di emozioni e oramai la transalp è un tutt'uno con la strada, che moto fantastica che ho. Arrivati in cima il panorama che sembra quasi lunare toglie il fiato, ogni cima è una emozione diversa….. Ancora foto e acquisto gadget (gli adesivi che applicherò al maxia, finalmente comincio a conquistare qualche medaglia sul campo!) e via verso Briançon dove pranziamo e ci dirigiamo verso il Col De Vars.
La salita in moto è sempre qualcosa di speciale, ma, forse per il fatto che mi aspettava il mitico Col de la Bonette, il Vars mi ha colpito poco, ho visto posti migliori in Italia. Anche qua foto di rito e pausa caffè (bleeeea) e via verso la Bonette…… il paradiso ci attende.
Se la transalp soffriva l' Isoard, bhè, a salire la bonette ha proprio patito, non subito, ma man mano che ci arrampicavamo la rarefazione dell' aria la sentivamo sia io che lei.
Salire sul col de la Bonette, è stata una cosa fantastica, fermarsi e vedere le marmotte scappare e nascondersi che quasi le potevi prendere, vedere quelle cime fatte di torrenti dalle acque linde e di terreno brullo è una cosa che rimarrà sempre nel mio cuore. Comincio a fermarmi ogni metro a fare foto, quando Carlo mi richiama alla realtà….. è tardi, dobbiamo ancora arrivare in cima, e decidere cosa fare per la notte.
Via verso la cima che sembra non arrivare mai, ma quando ci arrivi ti sembra di essere in cielo. Sei sul tetto d'Europa, e capisci cosa provano gli angeli a volare così in alto…. Puoi pensare di toccare il paradiso solo allungando una mano. è fantastico.
Foto di rito col fiatone, due chiacchere con due torinesi uno con GS e uno con una transalp identica alla mia, e purtroppo via, si scende verso Nice, fino a quando non troviamo le indicazioni per il Col de la Lombarde che ci riporterà verso l' Italia e purtroppo verso casa.
La salita è bella, e la strada bella grande e curata invita a forzare un pò e a buttare la moto in piega, così in men che non si dica siamo sopra.
Il passo è molto bello, Peccato che si è fatto nuvolo ed eravamo avvolti dalla nebbia e dal freddo. Qualche foto, e si parte verso Vinadio, ma appena partiti, ci attraversa poco lontano un branco di stambecchi stupendi e per nulla impauriti da noi. Fatta qualche foto si riparte, la strada è molto stretta (mi ricorda la discesa dal Gavia dalla parte bresciana) è tardi fa fresco e dobbiamo trovare da dormire. Scendiamo a Vinadio dove troviamo alloggio (per culo,visto che c'era il raduno regionale degli alpini!) per la notte. il viaggio di ritorno è avvenuto tutto in autostrada e non merita neanche il racconto.
merita un racconto invece il bellissimo week end che ho passato col mio AMICO Carlo che col suo cbr si è fatto un mazzo da vero biker, un week end fatto di tantissime strade tortuose e stupende, fatto di moto, risate e cene con amici conosciuti 5 minuti prima, fatto di km macinati con una moto stupenda che non mi fa rimpiangere il bisonte che avevo prima, e di un turbine di odori, suoni e senzazioni che rimarrano indelebili dentro di me.
Un pensiero lo voglio rivolgere a Raffaele, un altro caro amico che doveva essere con noi, ma che purtroppo non ha potuto venire per via di un grave incidente accaduto il pomeriggio di giovedì. Coraggio raffa, so che a volte ci leggi, tieni duro (tu lo sai come si fa) e vedrai che tutto si sistema, con calma e forza. Fratellone,
la tua assenza si è sentita e non mi ha fatto godere in pieno questo viaggio, quindi lo VOGLIO ripetere in tua compagnia.
P.S. Carlo bisogna che quel missile di moto la dai via….. tu ancora non lo hai capito, ma dentro sei endurista…..
Felice di essere un motociclista rudy. -
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le ho rese visibili….
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