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Eccoci quà!!!
anche se non sarà un giro molto lungo ed impegnativo da fare in un giorno e mezzo, è stato alla fine un ottimo giro.
Dopo una bella alzata alle 4 di mattina, ritorno a casa alle 14 dal lavoro. Una rosicchiata ad un panino, le ultime cose
dentro alle borse ed al bauletto e via giù in garage dove Marilyn ci aspetta con quella sua aria sorniona e sonnolenta,
la tenda è già legata sotto al portabauletto, serbatoi pieno Zavorra caricata e…viaaa, destinazione
Raduno Guzzi Friends, Montecrestese provincia VCO. Di solito per andare da quelle parti faccio strade un po alternative, questa volta scelgo Autostrada e Superstrada. Arrivati, subito troviamo amici della Val d’Aosta,che sono li già dalla sera prima, sistemiamo la tenda vicino alla loro, il resto del pomeriggio e della serata è trascorso come in tutti i motoraduni, si curiosano moto, si curiosano strani motociclisti, si mangia un po di tutto, affettati, pastasciutta, costine di maiale rivoltate sulla griglia con il forcone da fieno (mmmmh!!!…che buone), le immancabili patatine fritte e…i consueti fiumi di birra che scorrono in queste occasioni, il tutto con accompagnamento musicale di un’ottima band
che farà scatenare un po tutti sul palco con le sue canzoni rock e country, ci si è scatenati così tanto che in pedana
si sono pure ritrovati 3 motocarri Guzzi-Ercole che danzavano stracarichi di persone. Alle 2.00, un po’ cotto con Luisa ci
siamo ritirati i “camera”, anche se per dormire ce voluto un po’ visto il baccano che c’era ed anche perchè nel frattempo
il cielo ha pensato di darci una bella rinfrescatina. Alla fine la stanchezza ha preso il soppravvento e gli occhi si sono
chiusi, verso le 4.30 tutti svegli perchè a qualcuno non pareva giusto che tutti dormissero mentre lui no e così ha
cominciato ha chiamare in suo soccorso tutti i Santi del Paradiso anche perchè lui voleva solo bersi una fresca birra in
santa pace ma nessuno gliela voleva dare…che crudeltà che cè in giro. Comunque tra una cosa e l’altra riusciamo a tirare fino alle 6.30-7.00, dopodichè rinfrescatina, colazione e smontaggio tenda, il programma del motoraduno non prevede niente di particolare, così dopo un piccolo confabulamento decidiamo di fare la strada del ritorno insieme ai nostri amici Valdostani, passando per il Sempione e il Gran San Bernardo. Come da regolamento, si fà il pieno appena passato il confine, dopodichè via all’attacco del Passo del Sempione. A dire il vero non è che il Sempione sia un passo molto impegnativo, già il fatto che viene sempre tenuto aperto la dice lunga sulla sua viabilità, resta il fatto che per me è sempre un piacere salirci sopra, lo trovo rilassante, guidare con calma e tranquillità (e voi sapete bene come la mia guida sia tranquilla) su per queste montagne verdeggianti, e poi la veduta sul ghiacciaio del Loetschberg (non so se si scrive esattamente così…e poi a dire il vero non so neanche se è quello) e l’imponenza del monte Leone che sovrasta il passo e che lo divide dall’Italiana Alpe Veglia, mi mette sempre un certo timore reverenziale e nello stesso tempo anche di pace interiore magari è l’ariettina frizzante che tira quì sopra che aiuta tenere fresca la mente ed allontana per un poco tutti gli arrovellamenti mentali che abbiamo nella vita quotidiana…bando ai sentimentalismi, sono le 11,00 e lo stomaco comincia già a farsi sentire, dopo consulto si prevede una sorta di pelamento come bucce di banane se ci si ferma a mangiare in Svizra, così decidiamo di farci una bella tirata fino in cima al G.S.Bernardo. Scendiamo abbastanza velocemente verso Briga, quindi a sinistra direzione Sion e Martigny per percorrere il caldo fondovalle del cantone del Valois, la strada è tipica della Svizra, pulita, ordinata, pochi rattoppi e se ci sono quasi non si notano, segnaletica ottima, limiti di velocità…bhè questo si sa, siamo in Svizra o no? Comunque limiti o no, le Nostre Guzzone non hanno problemi, sanno sempre come comportarsi all’ -
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