- Questo topic ha 18 risposte, 14 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 14 anni, 8 mesi fa da
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Spinto dall’insopportabile calura cittadina ieri mi sono spinto verso i monti lumbard :-), primo tratto di autostrada verso BG poi su verso la val Seriana e la Presolana, da qui ho risalito il Vivione immerso in uno splendido paesaggio
al rifugio c’era un vero e proprio ingorgo tra moto e auto che cercavano di parcheggiare alla belle è meglio, niente a che vedere con lo spettacolo che mi aveva offerto un paio di domeniche prima, quando di ritorno dallo Stelvio ci sono passato nel tardo pomeriggio, vederlo praticamente deserto dove le mucche la fanno da padrone è tutta un’altra cosa, come potete immaginare non avevo voglia di traffico e folla, così ho proseguito un km e mi sono concesso una pausa, rinnovato le acque e goduto del paesaggio del sole e della vista
Dopo la meritata pausa ho ridisceso il versante dirigendomi al crocedomini, lungo la strada in mezzo al bosco ci sono sculture ricavate nei tronchi degli alberi abbattuti, gli sguardi dei vari personaggi che si incontrano ti seguono e ti osservano … ecco un’aquila, un simpatico scoiattolo, uno gnomo, un elfo ecc. ecc. molto suggestivo
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Arrivato a Berzo mi fermo per mangiare un panino e guarda caso mi fermo proprio nel locale dell’artista intagliatore.Riparto per il crocedomini, qualche km di una noiosa statale fino a Breno da dove comincio a risalire verso la strada del passo che non avevo mai fatto, la strada è bella le curve si susseguono a un ritmo tranquillo come la mia andatura, il mio posteriore è arrivato alla fine, l’anteriore non è in condizioni migliori e ogni tanto mi ricordano di non esagerare, arrivo al rifugio dove si stava svolgendo una gara di tiro al piattelo, mi fermo incuriosito ma gli spari mi danno fastidio e riparto quasi subito, arrivo in cima e con sorpresa vedo uno sterrato che si inerpica ancora, chiedo dove conduce a una famigliola di enduristi che arrivavano proprio da quella direzione, mi spiegano che da li posso raggiungere il lago d’Idro attraverso il passo Maniva e del Baremone, penso un’attimo alle mie gomme, ce la faranno??? Ma si che ce la fanno mi dico, cambio programma, non scendo verso Bagolino, ma salgo in vetta con lo sterrato e poi giù dall’altro lato. La famigliola mi aveva detto che avrei incontrato panorami mozzafiato e in effetti … ragazzi che spettacolo
peccato per i nuvoloni che hanno tolto un po di luce ma la vista era veramente mozzafiato, lo sterrato è molto semplice, devo solo stare attento alle poche auto e stram@**@ quad che incrocio, dopo qualche km ritrovo l’asfalto e la strada pulitissima e perfetta scende verso il Maniva, sono praticamente sul costone, sotto di me si apre la valle e vedo parecchi laghetti montani, da Maniva prendo la strada che scende verso Anfo sul lago d’Idro … qui la strada non è proprio quel si dice perfetta, intanto incontro un sacco di pedoni che mi fanno pensare di aver sbagliato e di essere entrato in una sentiero pedonale, chiedo per essere certo e non essere insultato e mi confermano che la strada è effettivamente aperta al traffico. Rincuorato procedo con cautela, la strada è molto stretta e affollata, passo in mezzo a una lingua di neve (SIIIIIIIIIIII!!!!!!!! l’obiett
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detto da un polveroso navigatore come te è un grande complimento 
devo solo cambiare le gommette 
bravo Bibe 
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