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Mi permetto di fare un pò da aspirapolvere per limitare il dilagare delle nubi
tossiche! 🙂Questo week end per noi è stato di 600 km di asfalto, di cui 350
sabato con la TA e 250 ieri con la Guzzi.Sabato mattina, ore 8.30, partenza
alla volta dei monti Sibillini, con una prima tappa a Muccia per raccogliere 4
mototuristi toscani a cavallo di due bellissime BMW, che hanno alloggiato lì. Si
prosegue per Castelluccio per andare a vedere la fioritura (come dicono i
giornali) o fiorita (come si dice da queste parti), con una piccola divagazione
verso il monastero della Madonna di Macereto, bellissimo e deserto (per nostra
fortuna sono tutti al mare!) e per un caffè a Visso.Arriva una telefonata e
Zancky ci comunica che sta arrivando e ci raggiungerà a Castelluccio. 🙂Si
sale e lo scenario sull’altipiano…beh…chi c’è stato lo sa! Mezz’ora di
fotografie ai colori giallo, rosso, blu, lilla e verde e poi all’incrocio della
strada che scende ad Arquata del Tronto compare Zancky. Si completa quindi il gruppo e si
scende per Forca di Presta in direzione Arquata, l’obbiettivo è Amatrice, dove
arriveremo circa mezz’ora dopo per gustarci un assortimento di spaghetti e
bucatini all’Amatriciana, bianchi e rossi, scamorze alla brace, contorni, dolci,
vino buono, ecc….Belli gonfi ma felici, ci dirigiamo poi verso Rieti, convinti
di poter fare l’ascesa al Terminillo, ma rimaniamo delusi…la strada è chiusa a
causa di una gara di velocità in salita di sardomobili (grrrrr).Ripieghiamo
in direzione Marmore e dopo una bevutina rinfrescante presso il lago di Piediluco (birra, non acqua di lago!),
riscendiamo verso la Valnerina, passando per Arrone.Dopo circa 30 km di
limiti a 60 km/h e di autovelox ben nascosti, arriviamo finalmente alla strada
che attraverso Sellano ci riporterà a Foligno, mentre gli altri ritorneranno in
zona Visso per completare il giorno successivo i loro giri turistici, mentre
Zancky se ne torna a casa a Fabriano.Rientro a casa anche per noi.
Segue domenica…
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…domenica
Ieri,
domenica, ci siamo impegnati ad uscire con Cencio e Lucia e degli altri loro
amici nordici (Piacenza) che avevamo conosciuto un mesetto fa in occasione di un
bel giro in Toscana, più un altro amico umbro.
Decidiamo di partire con la Nevada, la giornata è calda,
ci accontentiamo di mettere i caschi jet, giacca, jeans, guanti e stivali. Dopo
il randevù nei pressi di Perugia, si va dritti a pranzo a Massa Martana, in un
agriturismo in mezzo ad una campagna splendida che noi, anche se umbri dalla
nascita, non avevamo ancora mai visitato.Non vi racconto il menù perchè sarebbe
troppo lungo e noioso…
)Dopo pranzo si sale a Bastardo e poi a Giano
dell’Umbria.Da lì inizia l’ascesa al Monte Martano (circa 1000 metri) da cui
si domina l’intera pianura centrale umbra, tra Spoleto, Foligno, Perugia, e
dall’altro versante anche Todi e le colline fino ad Orvieto…SPETTACOLO!
Una
bevutina rinfrescante segna la fine della bella giornata…subito dopo si
ridiscende e tempo mezz’ora eravamo sulla via di casa, nei pressi di Deruta. A
Perugia un saluto di congedo a tutti gli altri e poi si rientra.Devo proprio
dire che sono stati due giorni volati via talmente in fretta che neanche me ne
sono reso conto…che dire…cosa aggiungere…in periodi come questo, periodo
in cui tutti vanno al mare o ai laghi, girare per le nostre zone è davvero uno
spasso, non c’è quasi nessuno e siamo i padroni della strada, niente
sardomobilisti e i fighetti smanettoni vanno anche loro a mettersi in mostra
lungo le strade del litorale adriatico…ma perchè l’estate dura sempre troppo
poco??? -
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