Gennaio 2017.
Le previsioni meteo sono buone. E’ prevista neve domenica mattina ma non sembra molta. E poi domenica si rientra basta svegliarsi presto e dovremmo riuscire ad evitare il peggio. Per il resto sembra non esserci neve lungo la strada e le temperature, basse, stanno allontanando il maltempo. Questo viaggio è stato deciso da parecchio, circa un anno almeno. L’Agnello Treffen è un motoraduno invernale giovane solo 3 edizioni fatte di cui la prima al pubblico. Non si può non andare a vedere.
E’ cosi che una delegazione NetRaiders decide di partire.
Giovedì 19 gennaio 2017
Manca un giorno alla partenza. La moto è in garage con le Zega montate, senza coperchio, e vuote. Non ho avuto molto tempo per preparare il tutto ma di buona lena inizio a caricare e fare l’appello di tutta l’attrezzatura. Catene, non si sà mai ed è meglio averle dietro. L’indispensabile trousse di attrezzi fatta in casa che ormai mi accompagna da 11 anni, qualche cinghia, un po’ di cianfrusaglie elettriche per qualsiasi evenienza (adattatori e prese varie), e poco altro. Decido di non dedicare molto tempo ai preparativi. Anche se è un motoraduno invernale la poca distanza da casa (circa 300km) mi consente un po’ di superficialità. Approfitto per buttare un paio di scarponi da montagna nell’abbondante spazio che resta e poco altro. Per l’abbigliamento ancora meno. Qualche ricambio, un pigiama e l’immancabile cappello. In ultimo giusto per non farmi mancare nulla dentro anche il coltello NetRaiders e gli adesivi (promessi a Samu).
Bene, è sera, una controllata che il manutentore di carica sia sempre attaccato e regolare e ci vedremo il giorno dopo.
Venerdì 20 gennaio 2017 sera
E’ sera e per ottimizzare tempo e viaggio Sacks mi ha raggiunto a casa mia. Partiremo entrambi da Bergamo. Ovviamente lo sistemo nella sua suite personale. La sua partenza non è stata felicissima. L’avviamento a stento e le spie lampeggianti sul cruscotto lasciano intendere che la batteria non è messa molto bene. I prossimi due giorni saremo al gelo. La temperatura prevista –17 gradi. Inizia la trattativa… “Che facciamo? Ci fidiamo o cambiamo la batteria?”… “C’è un rivenditore di strada domattina quando partiremo?”… E tra un dubbio e l’altro ce ne andiamo a letto con le idee chiare: “Se domattina parte a stento la cambiamo. Se parte bene… Bhè…. Ci fidiamo a tenere la vecchia o no?”. Insomma, il dubbio resta e la notte arriva…
Sabato 21 gennaio 2017 mattina
Si parte! La moto di Sacks parte al primo colpo e benissimo! Vabbè, per evitare menate decidiamo di andare a cambiare la batteria ugualmente. Ci avviamo verso il ricambista che dista poco dal casello dell’A4. Questi pochi Km servono da test. Trovo immediatamente un odioso spiffero all’altezza del collo che deve essere assolutamente sigillato. Ne approfitterò alla sosta batteria.
Arriviamo cosi dal ricambista che si affaccia dal magazzino ed esclama
“Vi serve qualche informazione?”.
“No, ci serve una batteria”.
E prontamente l’addetto ci chiede
“Volete sapere il prezzo?”.
“No, vogliamo proprio la batteria rispondiamo”.
Una controllata al modello ed eccolo arrivare con una batteria nuova uguale uguale. Prima di montarla, gentilissimo, afferma
“Dai, venite che vi dico prima cosa costa cosi sapete di che morte morire…”.
Sacks entra nello sgabuzzino e se e esce alleggerito di portafoglio quanto basta per giustificare un cambio batteria con una Yuhasa originale, super figa che funziona dritta, storta, piegata e a testa in giù. E che garantisce di arrivare sino a Pontechianale. Il costo è anche giustificato da ben due addetti che effettuano il cambio a tempi di pit stop in men che non si dica.
Partiamo.
E’ tardi, Samu ci attende all’autogrill CrocettaNord e quindi lo avvisiamo di una 20ina di minuti di ritardo. L’autostrada scorre veloce cosi come la tangenziale a Milano e ci ritroviamo in men che non si dica sulla A21. Durante il percorso superiamo anche Cristian su Yamaha Tenèrè 600 (conosciuto alla stella alpina qualche mese prima). Suono, mi faccio vedere ma non mi riconosce. L’arrivo all’area di Servizio ed ecco che troviamo Samu li ad aspettarci. Puntualissimo! Scopriremo poi che in realtà era li al freddo da 1 ora e mezza circa prima. Sacks deve aver fatto male i conti quando gli ha dato l’orario di incontro. Nel frattempo ecco arrivare anche Cristian con i suoi compagni di viaggio. Fermi e senza caschi è più facile farsi riconoscere. Anche lui è diretto all’Agnello. Ci siamo quindi appuntamento lassù e dopo una veloce sistemata ripartiamo
Lasciamo l’autostrada poco dopo ed iniziamo ad avvicinarci alla valle che porta a Pontechianale. La temperatura regge anche se è bassa. Il sole aiuta. La strada è decisamente bianca. Sale in abbondanza. A tal punto che le moto davanti alzano polvere bianca come borotalco. Sembra di essere in fuoristrada. In men che non di dica lo Zio cambia si riempie di bianco. I vestiti, il casco e tutto quanto. Sicuramente non troveremo gelato l’asfalto. E’ quasi mezzogiorno ed arriviamo a Pontechianale. Iscrizione! L’organizzazione ci ferma e ci fa accostare. Raggiungiamo il gazebo delle iscrizioni. Due ingressi davanti a noi. Il primo, riservato ai pre-iscritti via internet con una coda pazzesca”. Il secondo, deserto, riservato a chi ancora non ha fatto nessuna iscrizione. Fortuna vuole che facciamo parte dei ritardatari che non avevano fatto pre-iscrizione. Compiliamo il modulo di rito, paghiamo 18 preziosi Euri, ed in cambio riceviamo un buono da 4€ da spendere alla cucina dell’organizzazione e l’immancabile ed essenziale adesivo Agnello Treffen 2017 4a edizione.
Raggiungiamo la piazza del paese dove parecchie moto già sono parcheggiate. Subito via a fare un giro nel campo per vedere un po’ come è questo Agnello.
L’area campeggio è abbastanza ampia anche se non immensa. Tutto molto “regolare”. All’ingresso paglia e legna in vendita. Ma la fame avanza e l’ora di pranzo è già passata. Saccheggiamo il panettiere e ci accaparriamo un tavolo nel parchetto. Salame, Speck e una Mortandela appaiono dal bagaglio di Sacks e Samu. Il coltello NetRaiders c’è e allora via!
Alle 13.30 circa il sole scompare dietro le montagne. Tra una fetta di salame e l’altra la temperatura crolla. Un termometro appeso ad una tenda dice –5 gradi ed in effetti l’aria si sente. Il pomeriggio trascorre lento. Un giro tra le tende, il tendone, le moto. Non c’è molto da vedere, o fare. Questo Agnello è strano. Tutto sembra rallentato. Qualche gruppetto tra le tende chiacchera ma quasi silenzioso. Mi guardo in giro alla ricerca di qualche faccia conosciuta. Poche. Tre o quattro in tutto compreso Cristian che nel frattempo incontriamo nuovamente e Lucia con la quale eravamo in contatto e doveva raggiungerci. Tutto è un po’ “disperso” nel paese. Fatico a trovare un identità ed una particolarità in questo Agnello. Il pubblico è estremamente variegato. Motoviaggiatori, motocasinisti, residenti locali, chopper, stradali, scooter, motorini ecc… Felice sorpresa l’arrivo di Jaf Fernandez dalla Spagna con la sua Vespa arrivato passando da Capo Nord. Parecchi gli stranieri.
La sera ed il buio arrivano. Ci infiliamo in un bar per dissertarci. Birra artigianale locale e stufa a legna a farci compagnia. Arriva cosi l’orario della parata serale. La parata, devo dire molto bella, parte da fuori paese lungo la strada che sale al passo dell’Agnello e ha visto veramente tante moto sfilare. Un parata delle luci.
La sfilata è abbastanza breve ma a passo d’uomo di gran effetto. La temperatura nel frattempo è scesa e siamo sui –7 gradi. La giornata è cosi presto finita. Il tutto finisce con la cena al tendone, per chi vuole, le premiazioni e via.
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