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Giornata fantastica cominciata così così, ma andiamo con ordine:
Arrivo alla pista alle 8,45 e ci trovo Sachs, che aspetta e penso .. caçço Sachs quanti amici ha portato, c’erano 3 camioncini tipo squadra corse con pilotoni muscolosi e feroci a vestirsi …… Azz. cominciamo bene, la pista doveva essere semideserta per noi poveri lumachini del tassello ……
Arrivano un po tutti alla spiccilota, allora comincio a vestirmi cercando di darmi qul tono di “vissuto” di espertone, cavolo io ci sono stato altre due volte su quella pista …. mi ergo un po atteggiandomi tipo “non vi preoccupate il primo giro vi faccio strada io…” sono bello che acchittato, ma cavolo … non ho preso gli stivali … guardo i miei piedi dentro i sandali e quel palmo di sopraelevazione diventa subito la buca profondissima dove vorrei scomparire. Poco male sono a 20 min da casa vado a prendere gli stivali. Sonoper strada e Biros mi chiama: ha lasciato a Trento il casco. Ecco quà l’altro esperto della pista (ci siamo stati insieme) a cercare la sua buca ed io a cercare un casco che non si trova (la capocciona di Biros è extralarge. Poi tutto torna a piano terra, io con i miei stivali e lorenzo a part time del casco con macello che come capoccione, anche lui non si comporta mica male. Arriva Harnech cohe con qualsiasi moto sfiora la pista con eleganza e la pista lo rispetta lasciandolo scorrere veloce e sicuro. Tutti giriamo e ci fermiamo si commenta si scherza, si parla di moto che con il tassello non hanno nulla a che fare. Macello prova diverse moto, Theo quasi vende la sua, alla fine il destino di Macello secondo me è legato ad un leggero quattrotempi… forse 400 … chi vivrà vedrà. Io più di due giri di seguito non riesco a fare, ma è una libidine, qualche ruota si stracca dal suolo vincendo più che la gravità il timore dell’impavido di turno. Pastasciutta a pranzo e molte ciacole fantasticamante inutili e gratis come sempre.
La pista è facile e un buon allenamento all’enduro, ognuno può andare alla velocità che vuole e anche con altri piloti in pista il pericolo di essere di intralcio molto relativo.
Lascio agli altri l’onere dei racconti e aspetto le foto.
P.S. Ad un certo punto sachs si è trasformato lasciando la livrea “e come se stessi al mare” (panaloncini e maglietta) per ricomparire con un collage di pezzi presi a prestito in tenuta “endurata pane e salame”, ed ha dimostrato che “se uno e manico è manico” cavolo la prima volta in pista da coss andava come sull’asfalto … e molti di noi sanno come va Sachs sull’asfalto!!