8 Passi dietro casa

Alle volte ci si dimentica di cosa si ha attorno a casa.
Sveglia alle 7 e in sella alle 8: autostrada fino a Faenza, un po di strade traverse fino a Rocca San Casciano e su al COLLE CENTOFORCHE. Sinuosa strada immersa nel primo e verdissimo appennino Romagnolo (fanculo alla gara ciclistica). Discesa verso Galeata, poi via sulla Provicinale fino al PASSO DEL CARNAIO la quale discesa ti obbliga alla meravigliosa salita al PASSO MANDRIOLI (a mio avviso il nr.1 tra quelli in zona). L’itinerario doveva poi portarmi a seguire la R71 fino a Bibbiena per poi risalire a Nord verso Poppi, Pratovecchio e Stia ma passata l’incantevole Badia Prataglia, su consiglio di un amico in facebook (va come alle volte ti torna utile sto social) ho preso una deviazione verso PASSO FANGACCI: cazzo che meraviglia! Una piacevolissima salita all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, comprensivo di un bel pezzettino di sterrato sotto l’ombra degli alti fusti. Socc’mel che blazza! Proseguo la nuova strada tra una foto e l’altra arrivando a Pratovecchio.

Da li m’incammino verso Stia deviando poi a destra fino a raggiungere l’altrettanto bel PASSO DELLA CALLA. Dopo la foto di rito proseguo fino a Corniolo dove prendo una deviazione che mi permette di attraversare l’appennino arrivando all’adiacente vallata, fin quasi in bocca al PASSO DEL MURAGLIONE: la deviazione del Fangacci mi aveva portato via un’oretta pertanto ho ripiegato su un panozzo veloce veloce al lardo di colonnata.

Ripercorro all’indietro i 3 km che mi avevano portato al Passo e scendo a Dicomano, da li la provinciale fino a Borgo San Lorenzo nonche al circuito del Mugello dove viene scattata la millesima foto davanti al casco che simboleggia l’ingresso del circuito. Proseguo per Scarperia e l’oltrepasso fino a raggiungere il PASSO DEL GIOGO: il tempo di memorizzare il waypoint sul navigatore e via di nuovo. Oltrepasso un posto di blocco situato poco prima di Firenzuola e comincio la decina di km che mi porteranno al PASSO DELLA RATICOSA.

In questo tratto, come i locali sapranno, sembra di essere all’interno della MotoGP: moto che sfrecciano dappertutto, ginocchia fuori, gomiti che si allungano, staccate all’ultimo…vabbè…animo in pace, andatura turistica e via andare. A pochi km dal Passo, verso Pietramala, si forma un codone di moto: “ma che cavolo succede” ho pensato…poi dopo che ci si compatta scorgo davanti una pattuglia di Carabinieri che fa da “tappo”…ahahahh..gli sportivi l’hanno presa in chiulo! Arrivato su al Passo, mentre mi godo l’atmosfera motociclistica chiaccherando con un amico ritrovato sento l’incazzatura di un tipo che lamenta il fatto che quella pattuglia sta facendo avanti e indietro tra il Passo e Firenzuola già da qualche ora.

Questa mi è nuova: ci manca solo che si mettano a fare l’apripista!!!

Vabbè…da qui, casco in testa e discesa fino a casa.

350km per godere un Appennino che non ricordavo più. 8 Passi meravigliosi (fra i quali il Mandrioli è quello che mi è piaciuto dippiù) in quasi 8 ore di tempo.

Sicuramente da ripetere con qualche net….magari anche qualcuno forestiero 

Qua alcune foto