Setriere, la val Clarea e… Exilles

Da tempo immemorabile non posto un report sui Net, quindi beccatevi questo 😛

Sabato avevo bisogno di staccare un po’.

Mi scuso se non ho avvisato nessuno, magari un compagno di strada lo avrei trovato ma ho deciso all’ultimo e andare da solo tutto sommato mi stava bene.

Così al mattino ho inforcato il kappone in direzione Vigone, dove Boasso mi ha promesso un rabbocco d’olio dopo il tagliando. Sempre gentilissimi, padre e figlio, scambiamo quattro chiacchiere anche con un ragazzo che ha appena comprato il nuovo Tènèrè. Ne approfitto per salirci: bello, alto ma non esagerato, la linea mi piace molto, certo si potrebbero fare molte modifiche ma candidamente Roberto ammette che con 6450 euro non porti a casa neanche un 125 in casa Ktm.

Investo 7 scaramantici euro in un boccettino di olio frizione da tenere sempre di scorta.

Poi punto verso Pinerolo su stradine secondarie e inizio a risalire la val Chisone. Guido rilassato e mi godo il panorama, fa fresco ma è una piacevole sensazione di aria pulita che mi libera la mente.

Dopo Pragelato e prima di Sestriere mi fermo a fare due foto. Riconosco gli impianti dove abbiamo sciato quest’inverno e perdo la bava guardando la salita che si potrebbe fare in moto a gas ribaltato, non vedo divieti, chissà… ma non oggi. Mi ripropongo di venire a fare un giro in val Troncea ed a visitare il forte di Fenestrelle.

Attraverso a passo d’uomo Sestriere e mi rifermo due volte scendendo verso Cesana, la seconda per fotografare lo Chaberton di cui parlavamo qualche gg. fa. A Cesana salgo verso il Monginevro e scollino rapidamente, fermandomi per vedere dall’alto la val Clarea.

Prima della fine della discesa giro a destra per Nevache ed entro nella valle di Heidi. La giornata è bellissima, fa caldo e le caprette mi fanno ciao…
Risalgo costeggiando un fiume, un paio di canoe (o kayak?) stanno cercando di non ribaltarsi. A Nevache torno sui miei passi e inizio a salire sul colle della Scala (Echelle). Andatura da bradipo ma paesaggio appagante, bello! Dopo aver scollinato faccio due foto a Melezet e Bardonecchia dall’alto, poi riscendo allegro, in uno scolo dell’acqua il kappone decolla mentre rido come un pirla.

Mi piazzo in mezzo a Campo Smith e chiamo due amici che dovrebbero essere in zona, ma sono a Montaldo torinese e passerò a trovarli più tardi. Il fedele bar della stazione è chiuso, il Sitting Bull non ha nulla da mangiare, decido che posso ancora arrivare a Oulx a stomaco vuoto.

All’altezza di Beaulard vedo un sacco di alberi caduti nel fiume, immagino i disastri delle piogge di questi giorni. Parcheggio al sole di fronte al Pizza al taglio di Oulx e mi inietto due tranci di pizza endovena. Chiamo il Curtis ma ha il cell. spento, decido di riscendere “nella Bassa”.

A Torino taglio dalla tangenziale per salire diretto in collina da Rivodora, Baldissero, Pavarolo e Montaldo. Riesco a scroccare fragole con gelato a casa di amici, qualche tiro a pallavolo e un match a ping pong vestito da moto. Dopo la sudata di rito sono pronto per rientrare.

Quasi 350 km, a queste andature il kappone ha fatto i 19 con un litro, e con la benzina a 1,5 non è affatto male.

Foto: http://www.gianduja .net/fable/ sestriere_ clarea/

Domenica invece visita al forte di Exilles con Maria!

Con raduno degli alpini in concomitanza. Molto bello nel complesso, mi sono piaciuti in particolare il fossato tra le due fila di mura (lo dico volgarmente. ..) ed il cono d’angolo, il sottotetto “smontabile” con le lose, il pozzo, la parte dei sotterranei, insomma, quasi tutto… forse un po’ pesanti i filmati rievocativi, ma ci stavano anche quelli.

Siccome sarebbe stato troppo furbo andare su in auto, siamo andati in moto sotto mie pressanti insistenze, così al ritorno ci siamo inzuppati. Sempre buona la pizza alla Quadriglia!

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