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Se qualcuno vedesse girare intorno a Prato la mia moto Kawasaki ER5 verde scura metallizzata e piena di adesivi dei NetRaiders, non si preoccupi se sopra non ci sono io. L’ho venduta ieri sera, realizzando il sogno che un ragazzo non più tanto giovane, con moglie e figli, si portava dietro da tanti anni, forse da quando è partito dall’Albania 10 anni fa.
Così io sono rimasta senza la mia moto.
Una moto troppo vecchia che forse era euro-uno, ma forse era euro-zero, con tutti i problemi di circolazione che questo comporterà nella mia città dal prossimo anno.
Una moto che nei prossimi mesi mi avrebbe fatto spendere ancora un po’ per la scadenza di assicurazione, bollo e revisione.
Una moto che nell’ultimo anno avevo guidato pochissimo perchè nella stagione buona mi sono dedicata nel tempo libero quasi solamente alla preparazione del matrimonio e del viaggio di nozze piuttosto che alle uscite dei net.
Una moto che non entrava più in garage da quando Willy ha cambiato la macchina.
Quante scuse….tutte scuse!
La verità è che la mia moto mi ha fatto sentire orgogliosa, sicura, grande e forte. Mi ha consentito di conoscere degli amici stupendi e di vedere dei posti e delle strade meravigliose (ad esempio tutte le strade dell’Elba).
Con lei ho provato la soddisfazione e la gioia di superare i miei limiti (chi l’avrebbe detto che sarei arrivata da sola fino a Cesenatico o fino a Roma? O che mi sarei arrampicata sotto la pioggia fino all’Abetone?). Senza mai fare nemmeno un kilometro di autostrada.
Una moto con cui ho convinto Willy a mollare lo scooter e a comprare la Transalp che era di Bierhoff.
Non credo che ne comprerò un’altra dato che ho una macchina ancora più vecchia,che presto dovrò cambiare,ma non smetto di certo di andare in moto. Per fortuna la sella della NOSTRA Transalp è bella spaziosa e ci sarà sempre spazio per me sia dietro che davanti. E’ giunto il momento che anche io faccia il mio esordio alla guida della moto che ha contraddistinto questa comunità di motociclisti fin dall’inizio, no?
Insomma, farò di tutto per non farmi chiamare zavorra.
Saluti -
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Che dire che non ti abbia già detto.
Un po’ mi dispiace.
Mi ricordo il tuo entusiasmo quando l’hai presa e mi ricordo benissimo sia il viaggio a Cesenatico che quello a Roma.
Evidentemente questo era il momento di cambiare strada…
Spero che tu riesca a prendere la mano con la Transalp affinchè tu non perda l’abitudine e tu non rimanga solo una zavorrina… anche se non c’è niente di disonorevole nel farsi scarrozzare.
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Ciao, sto pensando anche io di chiudere temporaneamente con le due ruote, quest’anno ho usato la moto pochissimo e per il futuro prevedo ben altre spese, come una casa… mi piange il cuore perchè nel 2004 la mia vecchia Dommi ha saputo portarmi a spasso nella più bella e libera vacanza degli ultimi 10 anni, a Palermo e in giro per una terra bellissima, ricca di profumi, sapori e contraddizioni ma che se ti piace, ti piace tanto: la Sicilia. Un abbraccio, le moto si ricomprano, prima del Dommi ero rimasto a piedi 6-7 anni… Lampsss
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