Stella Alpina 2016. Solita ricetta.
Perchè bivaccare in quota con la formula tenda + moto è la miglior medicina a tutti i mali.
Quest’anno tante novità e piacevoli scoperte. Prima di tutto il meteo fantastico, e fin troppo caldo di giorno, ha regalato delle notti abbastanza tiepide e serate sopportabilissime grazie anche al fuoco e assenza di vento.
Arrivo nella giornata di venerdì, da solo, dopo una veloce sosta a Susa per recuperare del cibo per la sera. Qualche costina, una formaggella e due bistecche marinate di un bel rosso vivo pronte alla cottura. Prima del passaggio alla cassa via anche uno strogolino, qualche birra e del pane.
La risalita al campo scorre tranquilla. Hanno sistemato la strada e l’unico inconveniente sono i canali di scolo dell’acqua veramente profondi che in un paio di casi, pur procedendo a velocità ridotta, regalano un paio di atterraggi abbastanza duri sul terreno. Non ci sono molte moto in giro e le tende all’arrivo sono poche.
Il nostro “solito” posto è già occupato e opteremo per una valida alternativa poco distante. Inizio a montare la tenda, cambiarmi, e non appena finito ecco arrivare Dancer. Perfetto e tempestivo come sempre monta la tenda e possiamo appendere la bandiera tra un po’ di legna recuperata e la pala spala “torte” per Sacks
Verso sera, quando ormai avevamo perso le speranze, arrivano anche i due nostri nuovi partecipanti. Il Mago e Maicooo alla loro prima volta quassù. E’ un piacere rivedere Maicooo dopo esserci lasciati poco più di un mese fa con la promessa di rivederci qua. Da Rieti e Pisa un bel viaggio durato sino a sera. Il Mago poi, che ha sempre detto voglio venire, finalmente si presenta in tutto il suo splendore con un equipaggiamento da urlo.
Aperitivo a base di salame e coltello Net mentre la brace inizia a fare il suo dovere. Ci siamo tutti e quattro e la serata passa veloce divorando le cibarie e tutta la legna, poca, che avevamo per la prima sera. Nel frattempo la bistecca marinata presa a Susa è li sulla griglia di un colore tendente al rancido-marcio. La facciamo cuocere bene e decidiamo di provarla. Il Mago, di sua spontanea volontà, ne azzanna ben mezza. Non so ancora se fosse buona o meno. Sicuramente poteva essere carne di nutria morta da un mese che la consistenza ed il sapore era simile. Qualche veloce programma per la giornata successiva che vedrà arrivi scaglionati di tutti gli altri e primo ritiro spirituale di Dancer e il Mago che in preda al sonno cedono per primi. Fortuna c’è Maicooo a farmi compagnia ancora per un po’ prima che il fuoco spento ci suggerisca di seguire l’esempio.
Il sabato si fa ancora più divertente. La mattina colazione a base di thè e biscotti con uno squisito caffè liofilizzato al ginseng portato dal Mago con lo specifico scopo, a detta sua, di rinvigorire i giovani Net perché potessero far bella figura con tutte le donne in giro. Al momento abbiamo ancora il dubbio se questa intenzione fosse motivata dai suoi dubbi sulla nostra virilità o semplicemente perché sperava, cosi facendo, di poter stare al nostro passo. Dubbi a parte era veramente buono!
Colazionati scendiamo in paese e agganciamo alcuni degli altri. Sacks, Valentina e Christian. Se già si conoscevano i primi due sorpresa è il terzo, Christian, da Milano. Se ho ben capito deve aver fatto il più classico degli errori. Con l’intenzione di trovare qualcuno che venisse alla stella alpina ha agganciato Valentina via Facebook chiedendo se poteva aggregarsi. In questi casi dovrebbe essere buona regola ricordarsi che via internet non sai mai chi incontri e può essere pericoloso. Il perché è subito spiegato. Christian, che si è presentato con un bellissimo Tenere 660 gommato cattivo e casco da cross, forse per nostra leggerezza o sua imprudenza, finisce nelle mani di Dancer e Maicooo in direzione Jafferau (er Giafferàu). Pronti via pare che l’avventura sia stata un po’ sofferta. Dopo qualche caduta e qualche danno estetico all’immacolata Yamaha lo rivedrò verso sera al campo vestito da moto ma senza una manica della giacca. Considerando che lassù cani randagi che possano averlo attaccato non ce ne sono intuisco che qualche pietraia abbia fatto lo sporco lavoro.
L’importante è stare bene alla fine. Fare fuoristrada è anche questo e bisogna mettere in conto qualche graffietto.
Il rientro nel pomeriggio, carichi di legna, e l’arrivo degli altri. Tempo di darci una lavata parcheggiare le moto ed ecco arrivare il trio Londinese-Bergamasco. Ricciolo, Pozzo e Gianluca che ci faranno gran compagnia per la sera oltre a tutta la delegazione ligure.
La cena si preannuncia difficile. Il cambusiere Maicooo essendo l’unico sceso in paese con le laterali imbullonate alla moto era stato scelto come trasportatore di viveri. Peccato che delle laterali vuote su un Ktm 990 con alla guida “Daje gasse” non vanno molto d’accordo. Senza pensarci troppo risale la strada sterrata fin su al campo con un “Andatura Importante” come la definisce lui stesso. L’arrivo è catastrofico. Tre lattine di birra esplose nelle valige. La salsiccia che sembrava più un riccio schiacciato da un automobile. Pane allagato alla birra e birra impannata nella carne. Si cerca di recuperare il recuperabile mentre Maicooo, chiave del 13 alla mano, smonta tutto per dargli una lavata.
La bivaccata della sera inizia presto, verso le 20 e si protrae ben oltre la mezzanotte. La griglia cuoce ciccia a volontà tra chiacchere e qualche racconto. Ognuno fa qualcosa. Il Mago ufficiale della pastasciutta non si fa mancare gli spaghetti. Sacks intento a fondere una fonduta valdostana che non fonde se non prima di aver consumato qualche bomboletta di gas. Dancer responsabile aprigriglia, selfie ma più intento a non sentire freddo essendo partito con equipaggiamento da spiaggia. Ricciolo e la boccia di rosso che ha fatto capire come la birra sia poco indicata in queste occasioni. Maicooo, cambusiere licenziato, ma spettacolare intrattenitore di compagnia come pochi. Gianluca che con discrezione cercava di salvare il salvabile dalle mie mani di grigliatore che più che grigliare mi distraevo parlando e dimenticando la carne. Pozzo, piacevole scoperta, cuoco che a saperlo prima… L’anno prossimo lo mettiamo alla griglia. Valentina, Lucia e tutti gli altri con le teorie sulla caffettiera fregatura che costa cosi tanto che se ce l’hai ti convinci che va bene. Tiziano, pipa e vinello non targato niente male. E poi chi ho dimenticato mi perdoni ma faccio una gran fatica a ricordare tutti i nomi.
Piano pano passano le ore davanti al fuco e ai discorsi più variegati. Il primo a cedere è Christian provato dalle fatiche della polvere. Poi via tutti gli altri. Alla fine rimaniamo io, Maicooo e Max in attesa che il fuoco si spenga. Buttiamo gran parte della legna rimasta sulla brace per un gran falò ed attendiamo in silenzio.
Max, l’ho nominato solo adesso. Beh, si è presentato sabato pomeriggio giusto per mangiare, quindi in perfetto orario, ma col carico di legna (imposto) ed una funzionale tanica bucata. Tutto il resto che aveva era comunque più piccolo di quello di Dancer.
A tutti un ringraziamento per la compagnia e i piacevoli momenti passati assieme. Per la prima volta c’erano più facce nuove che NetRaiders storici. Mi ha fatto piacere. Non siamo abituati e non ci piacciono i grandi numeri. Molti ci hanno conosciuti nel tempo e pochi sono rimasti. Siamo un gruppo un po’ particolare e cosi vogliamo restare. Mi auguro di incontrare ancora ed avere tra noi chiunque si sia trovato bene e abbia voglia di condividere altre esperienze qua dentro.
Theo
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